I ristoranti nel Salento: Una guida alla cucina locale e non solo
Protagonista assoluto del turismo in Puglia, il Salento non è una meta ricercata solo per mare e spiagge, ma anche per la sua caratteristica cucina, ricca di gusto e di varietà. Ristoranti di pesce magari con una splendida vista mare, trattorie e bracerie, sapranno soddisfare tutti i palati con specialità tipiche e una calda accoglienza.
Senza dimenticare i rinomati vini che nascono in Salento.
Cosa troverai in questo articolo
- Ristoranti sul mare nel Salento
- Un ristorante adatto a festeggiare la tua cerimonia
- Bracerie del Salento
- Le trattorie del Salento
Ristoranti sul mare nel Salento
Per chi preferisce il ristorante non sarà facile districarsi nella selva di offerte. É molto importante affidarsi ai consigli dei locali o delle guide per evitare con cura locali che si rivelano soltanto uno specchietto per le allodole per attirare i molti turisti che affollano le località balneari del Salento nel periodo estivo.
Date un'occhiata al menù prima di entrare e prediligete chi offre prodotti di stagione e pesce fresco locale per evitare di incorrere in brutte sorprese, sia nel piatto che nel conto finale, che potrebbe risultare anche molto salato.
Sicuramente varrà la pena scegliere con cura la location: nelle rinomate località costiere del Salento è facile incontrare ristoranti che permettono di pranzare e/o cenare con una splendida vista sul mare, magari su terrazze aperte per beneficiare della brezza marina.
La provincia di Lecce è ricca di locali sul mare, fra questi merita una citazione il Ristorante Panoramico dell'incantevole località di Castro Marina. Il suo nome parla da solo: dalla sua terrazza potrete ammirare il porticciolo e la scogliera gustando i piatti a base di pesce proposti dallo chef.
Fra le ricette va citato senza dubbio "lu purpu alla pignata", cucinato in umido in una pentola in terracotta. Da provare la scapèce, specialità della zona di Gallipoli, che prevede la lavorazione del pesce azzuro con pane grattugiato, aceto, zafferano, olio extra vergine d'oliva.
Le cozze rappresentano uno dei molluschi più diffusi e servono alla preparazione della "taieddhra" e della "'mpepata di cozze". La prima, meno conosciuta rispetto alla più diffusa 'mpepata, è un piatto che abbina le cozze al riso, alle verdure e alle patate.
Lutrini, masculari, ope, spicaluri, bufalàchi, scummari, cazzi de re, parasaule, ma anche triglie e merluzzi sono i pesci che più facilmente si incontrano nei piatti locali. La famiglia Ciullo, proprietaria del ristorante, da oltre 40 anni è sinomino di qualità, con la sua storica pescheria e allevamento di cozze nella Baia di Castro.
Accanto alle ricette tipiche, i ristoranti della provincia di Lecce offrono menù per tutti i gusti e per tutte le tasche. Molti locali hanno scelto, infatti, grazie all'estro degli chef, di optare per un connubio tra ingredienti locali e cucina moderna. La ricchezza di questa terra si incontra in quasi tutti i piatti che si opti per la carne, per il pesce o per i formaggi.
Il vostro pasto non potrà non essere annaffiato da un ottimo vino locale. Il vino più famoso è il Salice Salentino: colore rosso rubino scuro e sentore di prugna e ciliegia sono le sue caratteristiche che ne fanno un ottimo vino da abbinare a primi saporiti, carni e formaggi.
Assieme al Primitivo e al Nero di Troia, il Negroamaro è uno tra i principali vitigni pugliesi. L'origine del nome, secondo alcuni, non sarebbe altro che la ripetizione della parola nero in latino e in greco.
Dal momento che del vino abbiamo già parlato, una cena al ristorante sarà l'occasione perfetta per assaggiare i dolci salentini. La protagonista indiscussa è la pasta di mandorle, utilizzata tradizionalmente soprattutto nei periodi festivi, viene proposta oggi nel corso di tutto l'anno, in genere proponendo dei pasticcini o dei dolcetti a forma di pesci ripieni di confettura.
I pasticciotti sono invece realizzati a partire da una base di pasta frolla su cui si trova un ripieno di crema pasticcera ulteriormente coperta da uno strato sottile di frolla.
Sempre a base di mandorle è la cupeta: la frutta secca viene coperta da caramello e miele assumendo la forma di un croccante. Simili sono i mustazzoli, mentre lo spumone è un gelato a strati, di solito ai gusti di cioccolato e nocciola, completato da pan di spagna bagnato da liquore.
E per chiudere il nostro pasto, è immancabile il caffè in ghiaccio con latte di mandorla. Impossibile trovare questa bevanda al di fuori della provincia di Lecce e del Salento, quindi varrà la pena provarlo, specialmente nelle calde giornate estive.
Un ristorante adatto a festeggiare la tua cerimonia
Il Ristorante Panoramico a Castro Marina, è la soluzione ideale per festeggiare insieme ad amici e parenti le cerimonie più importanti della propria vita. In primis il matrimonio, poi cresime, comunioni o battesimi. Il tutto verrà curato nel minimo dettaglio e secondo le indicazioni fornite per garantire un giorno di festa a tutti gli ospiti.
Infatti il Ristorante Panoramico è uno dei ristoranti per cerimonie più apprezzati del Salento, dove si il vero gusto della cucina italiana viene esaltato da materie prime di altissima qualità.
Uno staff di professionisti si impegna al massimo per soddisfare tutte le esigenze e regalare momenti speciali per la propria cerimonia.
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Uno sguardo su altre tipologie di cucina salentina
Bracerie del Salento
La scelta di mangiare in una braceria del Salento permetterà sicuramente di alzarsi da tavola pienamente soddisfatti. Ci sarà soltanto l'imbarazzo della scelta perchè il territorio è ricco di locali che offrono spettacolari viaggi nella gastronomia tipica.
Molte bracerie danno la possibilità di scegliere al banco il taglio di carne preferita: questo verrà poi sapientemente cotto alla brace.
Vale la pena di provare i tipici turcinieddhri salentini. Conosciuti anche come Gnommarieddhri o Mboti, fanno addirittura parte dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali stilato dal Ministero delle Politiche agricole.
E come non provare le bombette. Sono dei piccoli involtini di coppa di maiale ripieni di formaggio canestrato pugliese, arrotolate su loro stesse, infilzate sullo spiedo e cotte suulle brace di legna.
Prima di gustarle è bene sapere quale sia l'origine di questa specialità. Le bombette nascono infatti negli anni '70, quando alcune macellerie pugliesi cominciarono a proporle come cibo cotto al momento e pronto da gustare. Ancora oggi alcuni macellai le propongono nei loro negozi.
Un altro piatto che non può mancare in una visita ad una braceria è la salsiccia salentina. La particolarità di questa salsiccia risiede nell'uso di carni magre e nel suo condimento, dal momento che viene aromattizzata con scorza di limone e vino bianco.
Un viaggio gastronomico nel Salento non deve limitarsi alla carne. Trattandosi di una regione storicamente povera, il consumo della carne era limitato e veniva spesso sostituito dai legumi.
Se vi state chiedendo in quale braceria gustare queste specialità, nel Salento avrete solo l'imbarazzo della scelta dai centri più grandi come Lecce e Otranto, alle località minori come Leuca e Gallipoli.
Le trattorie del Salento
Per immergersi nella vera cucina tradizionale salentina una visita da una trattoria tipica sarà d'obbligo. Qui la cucina del luogo darà il meglio di sè, ma senza dubbio - a meno che non siate pugliesi - vi servirà qualche indicazione per decifrare il menù.
Non potrà mancare un piatto povero della tradizione: la "ciceri e tria". Si tratta di una pasta fresca, simile alle tagliatelle ma realizzata senza uova, che viene in parte fritta in olio d'oliva e in parte lessata con i ceci. Il piatto viene insaporito con gli odori tipici del mediterraneo: rosmarino, origano, salvia e timo.
Le "fave e cicore" reste sono fave sgusciate e schiacciate, servite con cicoria selvatica. Mentre qualche parola in più la meritano le sagne 'ncannulate.
Sono considerate il piatto della domenica: si tratta di una sorta di sottili tagliatelle senza uova che vengono poi ritorte sulle dite per diventare appunto 'ncannulate. Tradizionalmente vengono condite con sugo di pomodoro e ricotta forte (in dialetto scante, prodotta con latte di pecora).
Potrete provare i pezzetti di carne di cavallo alla pignata, ovvero in umido. Infine lasciate un po' di spazio per le pittule, di solito preparate dalle nonne per le grandi feste. Si tratta di frittelle fatte di sola farina, acqua e lievito servite vuote o condite con gamberetti o verdure o alte varianti.
Qualche riga va infine dedicata alle masserie pugliesi. Queste strutture rappresentano un'alternativa più agricola dove trovare i piatti tipici della cucina salentina.
Si tratta di strutture in pietra (che, appunto, sono oggi spesso state convertite in agriturismi) che originariamente erano delle vere e proprie aziende rurali, composte da più edifici, dove vivevano contadini, pastori e proprietari. Sono tipiche della Puglia e devono il loro nome alle masserizie che vi venivano conservate e protette.
Visitare una trattoria può significare immergersi in altre location molto suggestive. Se sono molto scenografiche le masserie, alcuni locali hanno trovato spazio addirittura in antichi frantoi, dove varrà la pena assaggiare anche il rinomato olio extra vergine pugliese.