Una vacanza a Castro, nel Salento, è l’ideale non solo per godere delle meraviglie del mare e delle coste, ma anche per il numero veramente notevole di attrazioni che si trovano nelle vicinanze.

Una esperienza molto suggestiva è rappresentata dalla Cripta della Beata Vergine Coelimanna, a Supersano, distante da Castro solo 20 chilometri e raggiungibile in circa 21 minuti di tragitto in auto.

Come raggiungere il Santuario della Beata Vergine di Coelimanna a Supersano

 

La Cripta della Beata Vergine Coelimanna

Una delle attrazioni turistiche di Supersano è senza dubbio la Cripta della Beata Vergine Coalimanna, che a differenza di altre della zona, ipogee, è stata scavata nel tufo. Situata sulla strada provinciale che collega Casarano a Supersano, la cripta ha origini molto antiche, ed al suo fianco si trova il santuario dedicato alla Madonna di Coelimanna che risale invece al 1746.

Secondo alcuni studiosi nell’antichità la cripta fu abitata da uomini primitivi. Una ipotesi che trova conferma dall’esistenza di due menhir a poca distanza dalla cripta, circa 200 metri, testimonianze dell’epoca megalitica. Oltre a questi due menhir, nella zona sono stati recuperati altri reperti archeologici, che ora sono in mostra in diversi musei della regione e presso l’Università di Lecce. Si pensa che questa cripta rappresentasse un luogo di culto per le popolazioni locali, anche per le molte decorazioni che trasmettono l’idea di una religiosità molto semplice.

L’ambiente esterno ed interno

L'ambiente esterno della cripta ha subito delle modifiche al momento dell’erezione del santuario e per accedere all’interno si passa attraverso un ingresso piuttosto piccolo, largo circa 1 metro. Questo ingresso ed una piccola finestra sono i soli punti di ingresso della luce nella cripta, che ha una forma che ricorda un rettangolo. All’interno della cripta due pilastri che supportano un arco ne suddividono l’ambiente che misura 7,50 metri per 15 metri, con una altezza massima di circa 2,1 metri. La cripta non è pavimentata, ma in terra battuta e presenta alcune tracce di "cocciopesto". La prima parte della cripta, subito dopo l’ingresso è più bassa, mentre la parte retrostante, quella dove si trova l’altare barocco è più alta. Oltre a quello sul fondo, è presente un secondo altare, che dovrebbe essere quello realizzato originariamente. Sempre all’interno della cripta si trovano alcune piccole nicchie che potevano avere la funzione di ripostigli e i resti di un "gradino – sedile", e di un fonte battesimale.

Le decorazioni delle pareti

Sulle pareti della cripta sono presenti degli affreschi, alcuni dei quali sono ancora oggi in un buon stato di conservazione, mentre altri, a causa dell’umidità che pervade la cripta, sono quasi scoloriti. Per questo gli studiosi hanno ipotizzato che in passato gli affreschi coprissero tutto il costone rupestre.

Gli affreschi possono essere suddivisi in due gruppi, uno di carattere decorativo e l’altro di carattere "iconico". Ed hanno delle iscrizioni in doppia lingua, testimoniando così la "latinizzazione" che gradualmente aveva interessato la popolazione locale.

 

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