Un itinerario un po’ fuori dal comune, per chiunque voglia conoscere questa terra in modo approfondito, è quello che porta alla scoperta della sua storia più antica ed anche un po’ misteriosa.

La storia del Salento comincia da lontano

Bisogna tornare indietro al IV millennio a.C. periodo al quale sono attribuibili i tanti dolmen presenti in Salento. Si tratta di antichissimi monumenti in pietra usati come tombe anche in epoche differenti come è testimoniato dal ritrovamento di resti umani attribuibili a diversi periodi. I dolmen sono costruzioni imponenti realizzati sovrapponendo verticalmente delle pietre che a loro volta sorreggono delle coperture orizzontali.

In tutta la Puglia sono presenti numerosi dolmen e nel Salento, in particolare esiste una notevole concentrazione. Si tratta di strutture preistoriche davvero eccezionali, alcune delle quali sono arrivate a noi perfettamente conservate.

Alla scoperta dei dolmen

A sud ovest di Maglie, nello specifico, si trovano il dolmen Chianca ed il dolmen Canali, posizionati a poca distanza l’uno dall’altro. A nord ovest, invece, si trovano il dolmen Grotta ed il dolmen Pino tutti posizionati in un’area privata e mantenuti in ottime condizioni dai proprietari del terreno.

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Sempre verso nord sono stati ritrovati da poco tempo il dolmen Masseria Nuova e lo Specchia, circondati da una folta vegetazione. Quest’ultimo, poi, ha una struttura particolare con una lastra di pietra di grande dimensioni, sorretta da piccoli piloni in pietra. In uno stato di conservazioni non perfetto si trova, invece, il dolmen Caramauli, la cui copertura è crollata nel corso degli anni.

Spostandosi verso Corigliano d’Otranto si incontrano i dolmen Caroppo 1 e Caroppo 2, perfettamente conservati e di grandi dimensioni, il primo costituito addirittura da quattro camere. A Minervino si trova il primo dolmen ritrovato in Puglia (1879) superato, per dimensioni, solo da quello di Bisceglie. È ubicato in un parco appositamente costituto, Parco Culturale del dolmen Li Scusi, immerso tra ulivi secolari e circondato da tipici muretti a secco.

La zona più interessante, però, si trova a Giurdignano ed è il Giardino megalitico d’Italia, dove sono presenti ben 7 dolmen totalmente intatti e dove è possibile partecipare ad una delle escursioni a piedi o in bicicletta organizzate dalla proloco.

Altre località dove ritrovare questi megaliti in Salento sono Melendugno, Spongano, Marina di Mancaversa, Salve e Santa Maria di Leuca. Sulla provinciale 91 si osservano i resti del dolmen Cosi, scoperto nel 1968 all’interno del quale furono rinvenuti anche resti umani, lance di ossidiana e cocci, molto interessanti da un punto di vista archeologico. Insomma un modo diverso, questo per conoscere il territorio e la sua millenaria storia.

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