La bellezza del Salento, oltre che nelle spiagge dorate, sta anche in quei tratti di costa rocciosa che cela gemme di indicibile bellezza: calette, cavità carsiche e grotte dalla fama leggendaria. Ecco le più belle grotte del Salento prese d'assalto da chi vuole esibirsi in coraggiosi tuffi mozzafiato.

La Grotta della Poesia

La Grotta della Poesia, in località Roca Vecchia a circa 20 km da Otranto, è considerata una delle più belle piscine naturali al mondo: in passato era infatti una grotta le cui volte sono poi crollate nel corso dei secoli a causa dell'erosione del mare e degli agenti atmosferici. Ciò che resta è uno specchio di acqua turchese circondato da alte scogliere, alte fino a 5m e trampolino naturale perfetto per gli amanti dei tuffi. Il nome della grotta rimanda alla leggenda secondo la quale una bellissima donzella si recava in questa cavità per fare un bagno, attirando poeti da ogni dove intenti a decantarne la bellezza. Storicamente parlando, la grotta reca ancora iscrizioni latine, greche e messapiche di carattere religioso, inneggianti l'intercessione del dio Taotor.

La Grotta della Zinzulusa

Sulla strada che porta a Santa Cesarea Terme, a due passi da Castro, sorge la famosa Grotta della Zinzulusa: il nome rimanda al termine dialettale zinzuli che significa stracci, in riferimento alle stalattiti che riempiono le volte carsiche come panni stesi. Vi si arriva in barca o percorrendo un sentiero a pelo d'acqua scavato nella roccia: tuffarsi nelle acque azzurre con alle spalle questo immenso antro scuro è un'esperienza spettacolare. L'interno della grotta conserva infatti, oltre la parte emersa della Conca e del Duomo, il Cocito, nel cui laghetto sopravvivono forme di vita rarissime quali particolari specie di spugne e gamberetti.

Il Canale del Ciolo

Prima di arrivare a Santa Maria di Leuca, li dove termina il tacco d'Italia, c'è un altro luogo che sfida anche i tuffatori più arditi: il Ponte del Ciolo, a Gagliano del Capo. In tal caso gli azzardati salti nelle acque blu del Salento avverranno da un ponte alto ben 40m che domina un vero e proprio canyon, ricco di cavità e grotte dove sovente sono stati ritrovati preziosi reperti storici. Chi non vuole cimentarsi nei tuffi ma solo ammirarli, può discendere il fiordo attraverso una scalinata in pietra, raggiungendo la sottostante spiaggetta con la speranza di avvistare la foca monaca, assidua frequentatrice di questa spettacolare insenatura.

Porto Selvaggio

Oltrepassando Santa Maria di Leuca, sulla costa salentina ionica si incontra la Baia di Porto Selvaggio: trattasi di una vera e propria oasi naturale raggiungibile percorrendo una lussureggiante pineta. Lo scenario che si aprirà è costituito da una piccola spiaggia di sassi abbracciata da scogliere, con la Torre dell'Alto a vegliare da secoli su questo magico luogo. L'acqua è piuttosto profonda e particolarmente gelata, grazie alla presenza di correnti sotterranee: non sono pochi coloro che si esibiscono in tuffi dalle circostanti pareti rocciose, raggiungendo poi a nuoto una romantica grotta all'imboccatura della baia.

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