Se Specchia è considerata uno dei borghi più belli d'Italia è anche per l'atmosfera intima, quasi sognante, che avvolge quanti decidano di abbandonare le affollate coste salentine per scoprire le bellezze dell'entroterra.

Raggiungere Specchia è facile, giacché pochi km la separano da alcune delle località più note e frequentate del Salento. Dista, infatti, circa 20 km da Castro e da Leuca, 36 km da Gallipoli, 54 km da Lecce.

Le mura delle chiese austere, la luce di Piazza del Popolo, gli ulivi e la macchia mediterranea: queste sono le immagini che tornano alla mente pensando a Specchia.

Gli ulivi: ricchezza del borgo sorto nel Medioevo

La storia di Specchia ha inizio nel IX secolo, quando alcune famiglie di contadini decisero di abbandonare le aree costiere, sottoposte alla costante minaccia della pirateria. Il grazioso rilievo, protetto dalle colline di Serra Magnone, sembrò loro il luogo ideale per continuare a coltivare le viti e gli ulivi.

Ne sono una viva testimonianza i terrazzamenti, i muri a secco e, soprattutto, i suggestivi Frantoi Ipogei di Specchia: cavità scavate circa 5 m sotto il livello del suolo cittadino. Qui, le rocce tufacee conservano in ogni stagione la temperatura ideale per la produzione e la conservazione dell'olio.

Le gentili e competenti guide della Pro Loco sanno condurre i visitatori tra le mura basse e umide che, ancora oggi, custodiscono antichi utensili e macine in pietra.

Specchia e la sua storia ricca di eventi

Contesa per secoli da re e baroni, Specchia ha visto succedersi Normanni, Aragonesi e Angioini; ha dovuto difendersi dai Turchi e sopportare il giogo imposto dai feudatari, fino all'annessione al Regno d'Italia. Alterne vicende di cui danno testimonianza gli edifici civili e religiosi, così come i resti delle mura medievali e delle torri quattrocentesche, ancora visibili tra le più recenti costruzioni.

Semplice e austera, la Chiesa di Sant'Eufemia rivela nell'orientamento verso Est la sua origine bizantina. Nessuno sfarzo: solo pietra nuda e legno rendono omaggio alla statua di Sant’Eufemia, illuminata da piccole finestre quadrangolari.

Più sontuosa e imponente, la Chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria sorge poco distante da Piazza del Popolo. Nonostante i rimaneggiamenti successivi, il suo stile Barocco è ben visibile nella facciata elegante e nelle decorazioni dell'altare: motivi floreali realizzati con stucchi dorati.

Palazzo Risolo, cuore della città

Il cinquecentesco Castello Protonobilissimo, già noto come Palazzo Risolo, costituisce il fulcro della vita di Specchia. Costruito per difendere la cittadina, domina Piazza del Popolo con la sua struttura imponente, l'ampio e raffinato portone in legno, sormontato da mura "a bugnato", e la bella torre merlata.

Dal balcone che percorre l'intera facciata, Specchia si mostra quieta e vivida. Gli interventi di ristrutturazione, che si sono resi necessari nel corso dei secoli, nulla tolgono al fascino di questo palazzo che oggi ospita i principali eventi cittadini, dalle mostre ai matrimoni civili.

Per chi apprezza il fascino di un piccolo e grazioso borgo ricco di storia, Specchia rappresenta una tappa imperdibile durante una vacanza in Salento.

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