Nel Salento sono presenti oltre 700 km di sentieri che si districano attraverso la natura incontaminata, che si caratterizza per la dirompente macchia mediterranea, i tipici muretti a secco e le paiare (antiche costruzioni locali ad uso rurale), su uno spettacolare sfondo blu mare.

Ecco alcune idee per immergersi completamente nella natura incontaminata dei luoghi attraverso escursioni e trekking.

Torre Colimena

Il primo degli itinerari di trekking suggeriti si trova a qualche km a ovest di Torre Colimena. Il luogo è facilmente riconoscibile per via delle dune che si estendono per 250mila metri quadrati a ridosso del mare. Le dune furono create artificialmente all'inizio dello scorso millennio attraversando la scogliera fatta di tufo, in modo tale da indirizzare l'acqua del mare verso dei depositi a cielo aperto. Queste grandi vasche venivano poi utilizzate dai monaci locali per l'estrazione del sale, merce di grande valore. A conferma di queste antiche usanze si trovano tutt'oggi una torre a guardia dei depositi e una chiesta intitolata alla Madonna del Carmelo, due strutture tuttavia in forte degrado.

Un valore aggiunto di questo percorso sono i fenicotteri rosa ed altri esemplari di fauna volatile che trovano rifornimento in questo luogo durante la primavera.

Le Spunnulate

Il termine “spunnulate” deriva dal dialetto salentino, precisamente da “spunnare”, cioè sprofondare. Il percorso delle Spunnulate si trova a 10km a ovest di Porto Cesareo e si caratterizza per essere un'area protetta.

Si tratta di doline create dallo sprofondamento delle volte di diverse cavità sotterranee. Il percorso roccioso si presenta particolarmente impegnativo, quindi bisogna attrezzarsi molto bene, preferibilmente con l'ausilio di una guida esperta, ma lo sforzo vale sicuramente la pena. In quest'area è molto interessante la vegetazione presente, perché gran parte delle doline costituiscono habitat ideale per diverse specie vegetali caratteristiche. Qui infatti mancano gli interventi dell'uomo e l'acqua salata oltre che il vento carico di salsedine, cosa che permette alle piante di crescere solo grazie all'umidità e alle acque delle risorgive.

Serra di Poggiardo

Altri percorsi molto interessanti possono essere ritrovati nei pressi di Poggiardo e nella sua frazione Vaste. Questo territorio in passato era molto importante, al punto che la città latina di Bastae era circondata da un'alta cinta muraria e molti villaggi di contadini. Ad oggi rimangono solo delle rovine a cielo aperto di queste antiche costruzioni, proprio attraverso le quali si snoda il percorso. Il cammino è abbastanza semplice, perlopiù sul pianeggiante, ed è come avventurarsi in un libro di storia, prestando occhio alle diverse costruzioni e alle incisioni sopra di esse, testimoni del passaggio di altri esploratori e antiche popolazioni.

Il percorso continua per alcuni km anche all'esterno della città, dove sono presenti diverse cave di bauxite, sfruttate fino agli anni '50 per la creazione dell'alluminio. Oggi molte di queste cave sono dismesse o in disuso, ma ci si può avventurare. Sarà uno spettacolo per gli occhi quando l'escursionista si troverà di fronte a uno dei diversi affioramenti di terra rossa, tipica del Salento.

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