Ogni anno, il Salento diventa meta vacanziera di milioni turisti, i quali affluiscono da ogni arte del mondo. La ragione sta nel fatto questa terra incarna la bellezza più autentica, individuabile in ogni declinazione possibile.

Tra i tanti aspetti che fanno grande questo spicchio incontaminato della Puglia vi è senza ombra di dubbio la cucina.

Una ricetta semplice, ma estremamente gustosa

Quella salentina è una tradizione culinaria tramandata di generazione in generazione, che si caratterizza per alcuni fondamentali aspetti come la semplicità delle materie prime messe sapientemente insieme per creare sapori unici.

Uno dei piatti in grado di incarnare al meglio la cucina tipica salentina è "lu purpu alla pignata". Ebbene, chi si appresta a far visita al Salento non può e non deve prescindere dall'assaggiare un simile manicaretto, un piatto tanto originale quanto semplice. Il polpo costituisce infatti una delle varietà ittiche più utilizzate qui, visto che entra a far parte di numerose portate.

La pignata, fondamentale per la realizzazione di questa pietanza, è un recipiente di terracotta, ormai noto per il potere di cuocere omogeneamente le preparazioni, sia a base di carne che di pesce. Essendo caratterizzata da uno spessore considerevole, la pignata è ideale per eseguire cotture sul fuoco vivo.

Gli ingredienti

Se è vero che, come la più verace delle tradizioni salentine impone, il polpo va cotto nella sua stessa acqua, è altrettanto vero che tale dogma non può essere tralasciato. Non c'è infatti bisogno alcuno di aggiungere altri liquidi durante la cottura del piatto. Per ciò che concerne gli ingredienti, questi possono essere riassunti nella maniera che segue:

  • un polpo da 1 Kg;
  • 400 g di pomodorini;
  • 2 patate;
  • 2 spicchi di aglio;
  • 1/2 bicchiere di vino bianco;
  • olio extravergine d'oliva;
  • prezzemolo, peperoncino, porro.

La preparazione

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Prima di passare alla parte pratica vera e propria, opportuno è provvedere all'ammorbidimento del polpo. La tradizione marinara vuole che esso vada battuto con molta energia sulla superficie degli scogli. Optando per un metodo casalingo, al contrario, è sufficiente conservarlo in congelatore per una notte. Questo step fa in modo che la carne del polpo si sfibri, risultando più morbida e meno coriacea al palato.

Fatto questo, esso dovrà essere tagliato in pezzi non troppo piccoli e adagiato nella pignata, insieme agli aromi e al pomodoro. La cottura iniziale dovrà essere molto lenta, con il recipiente coperto.

Dopo un po’, il polpo tenderà ad assumere una colorazione rosa. Sarà questo il momento in cui versare il vino bianco, lasciando cuocere per un'altra ora. I tempi si dilatano qualora vengano messe anche le patate. Durante la fase finale della preparazione, il coperchio potrà essere estratto, permettendo all'intingolo di diventare più vellutato e gustoso. Ci si accorgerà che il polpo è pronto se, al contatto con la forchetta, esso non farà resistenza. Il polpo alla pignata va servito con dei crostini o qualche fetta di pane tostato.

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