Chiunque voglia cimentarsi nella scoperta del Salento non può esimersi dal fare una visita a Corigliano d'Otranto, uno dei gioielli più belli della Puglia.

Corigliano d'Otranto è un comune che sorge nel cuore della provincia di Lecce: il paese dista dal capoluogo di provincia poco più di 25 km. Adagiato su un suolo pianeggiante, il centro abitato è puntellato da suggestive campagne coltivate perlopiù a ulivo.

Passeggiare tra le strade di Corigliano d'Otranto equivale a godere di un'atmosfera unica, fatta di silenzi e natura, di chiacchiericcio festante e pace. A parlare con dovizia di questo paesino del leccese è il suo centro storico, dove, a disegnare la storia, l'urbanistica e l'ossatura dell'architettura sono vicoli stretti che incantano l'occhio.

Alla scoperta del paese che parla

Scoprire questa perla del Salento significa anche ascoltare i racconti delle sue finestre. Sì perché a Corigliano d'Otranto a parlare del passato sono le scritte e le epigrafi delle finestre, così come parlano le sue antiche mura, i magnifici balconi e i portali incisi.

Tuttavia, ad avere la voce più altisonante è il Castello, che con le sue 45 iscrizioni epigrafiche merita di essere visitato, per immergersi nei meandri più reconditi della storia del borgo. A catturare lo sguardo per prima è la straordinaria facciata arricchita di scritte, busti e statue del XVII secolo, frutto dell'estro creativo di maestranze autoctone. Costituito da quattro torri dedicate alle quattro virtù cardinali, nonché a quattro santi, la costruzione è arricchita dal racconto in bassorilievo della storia di Giovanbattista Delli Monti, il Signore del Castello di Corigliano d'Otranto. Di rilevante importanza la Torre Federiciana eretta nel XIII secolo. È intorno a questa torre che si è sviluppata l'architettura del Castello e che ha messo radici la storia di questo caratteristico borgo salentino.

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La Caporta

Altresì meritevole di attenzione è la Caporta, una delle porte d'ingresso di Corigliano d'Otranto, voluta da Giovanbattista Delli Monti e realizzata nel periodo in cui venne costruita la cinta muraria e vennero eseguiti i lavori di rinforzo del Castello.

Ammirando la Caporta, lo sguardo incontra un'iscrizione monito del XVI secolo, che recita: "Invidia inopia fa", che significa che l'invidia non fa altro che produrre povertà.

Questo bellissimo avviso non è l'unico monito che s'incontra quando si visita Corigliano d'Otranto: a fargli compagnia sono tanti altri ammonimenti incisi, come già accennato, su finestre e balconate barocche visitabili nel centro storico.

Scoprire questa porzione del Salento attraverso le sue scritte equivale a entrare in contatto con la cultura immanente di Corigliano d'Otranto, la stessa che permette al borgo di distinguersi ed emergere. A dominare l'anima del paese è proprio la cultura, che lo investe sotto ogni punto di vista. A dimostrarlo è altresì il lodevole progetto del Giardino di Sophia, un vero e proprio giardino del pensiero filosofico.

Imperdibili anche l'Arco Lucchetti e la Chiesa Matrice.

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